Romania nel Medioevo ed Evo Moderno
Seguirono delle vaste ondate di invasioni: nuovi popoli di cultura iranica, germanica, slava, turco-tartara, ugrica e pacifiche immigrazioni. Giunsero in varie ondate a partire dal III secolo d.C. Ma furono soprattutto gli Slavi, giunti nel VII secolo e gli Ungheresi, giunti entro il IX secolo ad avere una certa influenza sulla storia della Romania fino al momento della conquista ottomana. I Genovesi crearono colonie commerciali sulle coste a partire dal Duecento. Soltanto nel XIV secolo nacquero i principati più grandi di Moldavia e Valacchia (in rumeno: Ţara Româneasca - Paese Rumeno) per combattere una nuova minaccia nella forma dei Turchi ottomani, che conquistarono Costantinopoli nel 1453. Nel 1541, l'intera penisola balcanica e gran parte dell'Ungheria erano province Turche. Tuttavia la Moldavia, Valacchia e Transilvania restarono paesi tributari, vassalli del impero ottomano, godendo di una larga autonomia interna e di una certa indipendenza esterna. La conquista ungherese della Transilvania durò circa due secoli. Nel XI secolo la Transilvania diventò una parte autonoma del regno ungherese e cominciò ad essere colonizzata dagli ungheresi. Nell'anno 1600 i tre principati rumeni furono, per un breve periodo, uniti dal principe valacco Mihai Viteazul, ma l'unità scomparve quando Mihai fu ucciso, soltanto un anno più tardi, dai soldati di un ufficiale austriaco. Dopo quasi due secoli di dominazione ottomana e cioè agli inizi del XVIII secolo Ungheria e Transilvania divennero parte dell'Impero austriaco. Gli austriaci, a loro volta, espansero rapidamente l'impero: nel 1718 un'importante parte della Valacchia, chiamata Oltenia, fu incorporata nell'impero austriaco e ritornò alla Turchia soltanto nel 1739.